Castelli a Scuola
student* genitor*lavorator* delle scuole dei Castelli Romani
Report sulla giornata di oggi ad Albano – venerdi 26 marzo
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DAL PRESIDIO-ASSEMBLEA DI OGGI IN PIAZZA AD ALBANO, IN OCCASIONE DELLO SCIOPERO DELLA SCUOLA (e dei trasporti, della logistica e dei riders)

Stamattina alcune decine di lavoratrici e lavoratori di varie scuole dei Castelli, di ogni ordine e grado, si sono ritrovate/i in piazza S.Pietro ad Albano in un presidio contro le misure che hanno portato il sistema dell’istruzione al caos e al suo smembramento, del resto in linea con quanto deciso ben prima del covid.

Con l’emergenza pandemica non era pensabile che potesse andare tutto bene, e infatti ci si ritrova ancora con scuole e università chiuse.

E’ stato importante ritrovarsi in piazza con maestre delle elementari e docenti delle superiori, studenti e studentesse dei licei e degli atenei, insegnanti di sostegno, personale a.t.a. e assistenti educativi culturali (ex-aec). C’erano anche alcuni genitori di alunni/e e i comitati che da anni portano avanti battaglie sulla sanità e contro le nocività ambientali.

Sono giunte persone da Velletri, Marino, Ariccia, Grottaferrata, Albano, Rocca di Papa, Roma (forse, ci dimentichiamo qualche altro paese/città), e si è riusciti in poco tempo e in una situazione effettivamente complicata a dare vita a un importante momento di confronto pubblico.

I molti interventi dal microfono hanno evidenziato la voglia di farsi sentire e di alzare la testa, con alcuni/e dei presenti che erano al primo sciopero da quando sono stati/e assunti/e.

C’è necessità di non ridurre la scuola e l’istruzione ad una “somministrazione” di nozioni impartite “a distanza”.

C’era rabbia e determinazione.

Sarebbe stato opportuno portarsi gli inutili banchi-girello con noi e lanciarli in discesa sull’appia: sarebbero giunti dritti dritti nelle stanze dove Draghi, Conte, Bianchi, Azzolina, Gelmini etc prendono le loro decisioni da comode poltrone e ampie scrivanie. Chissà, forse qualche riflessione in più sul loro operato l’avrebbero fatta.

E’ stato quindi criticato l’immenso sperpero di denaro pubblico a favore dell’acquisto di inflazionati prodotti tecnologici quando andava invece assunto il personale per sdoppiare le classi, internalizzare gli esterni (aec e mense, ad esempio) e contrattualizzare tutti/e a tempo indeterminato.

Sono invece decenni che i tagli alla scuola viaggiano di pari passo con quelli di sanità e trasporti, andando a contribuire notevolmente alle difficoltà che si vivono in questo momento.

Abbiamo iniziato una raccolta firme indirizzata al presidente del consiglio, Draghi, e al ministro dell’istruzione, Bianchi, per ottenere maggiori investimenti nell’assuzione del personale scolastico, visto che in queste settimane l’Ufficio Scolastico Regionale assegnerà gli organici per il nuovo anno scolastico.

Gli interventi in piazza hanno bene esposto i contenuti che erano riportati nell’appello che indiceva questa bella giornata primaverile di sciopero e di mobilitazione, compresa la sottolineatura sull’operato dei sindacati firmatari dell’accordo all’ARAN che complica ancor di più la possibilità di scioperare.

Nonostante la strada da percorrere sia tutt’altro che in discesa, ci riteniamo molto soddisfatti ed evidenziamo la situazione per la quale a Rocca di Papa le lavoratrici a.e.c. non hanno potuto lavorare, causando disagi agli alunni che necessitano del loro importante supporto: e questo è avvenuto proprio perché vige un’organizzazione lavorativa esternalizzata, tramite cooperative, che non garantisce gli stessi diritti e lo stesso salario a tutti/e

Ci organizzeremo e lotteremo perché questo epocale cambio di fase globale sia portato avanti da chi studia e lavora e non da chi continua a prendere decisioni in linea con il periodo precedente cercando di dare la colpa ai singoli comportamenti e mai autocriticando le scelte politiche, economiche e sociali che stanno devastando tanto la scuola quanto il resto del pianeta.

Del resto, se basta una barca di traverso a Suez per mandare in tilt il sistema dei trasporti, quello commerciale ed economico di mezzo mondo la colpa è di chi da anni ne guida il timone e non dei mozzi….

Oggi è stata una tappa, il percorso è lungo ed invitiamo tutti/e ad unire le forze, farsi coraggio ed esserci.

Collettivo “Castelli a scuola” — https://castelliascuola.noblogs.org — castelliascuola@inventati.org

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